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LE PRESTAZIONI PROFESSIONALI QUALE AUSILIARE DEL GIUDICE

sono espletate nel campo edile civile, industriale, commerciale ed agricolo, per opere private e pubbliche, in merito a:
  • inadempimenti contrattuali tra Committenza, pubblica e privata, Impresa e Tecnici, vizi occulti e vizi palesi;

  • illeciti ed irregolarità edilizie e progettuali, corrispondenza effettiva tra Dispositivo Autorizzativo Comunale (L.E., C.E., D.I.A., Permesso di Costruire, ecc.) e progettato-edificato-condonato;

  • degrado delle componenti architettoniche e strutturali negli edifici in ogni loro parte, dalle fondazioni alla copertura e relativi danni da vizi costruttivi e progettuali;

  • infiltrazioni meteoriche nei fabbricati e conseguente degrado;

  • contratti d’appalto e contratti d’opera, capitolati e computi metrici estimativi;

  • carature millesimali e regolamenti, condominiali e consortili;

  • regime delle acque meteoriche, delle acque reflue bianche e nere e relativi collettori, derivazioni idrauliche, bealere ed irrigazioni;

  • servitù e distanze nei fondi, confini, sconfinamenti e destinazioni d’uso;

  • opere di ingegneria naturalistica, palificate, gabbionate, muri di controripa, argini ed opere di difesa;

  • rilievi fotografici digitali ad alta definizione di edifici e particolari costruttivi anche a grande distanza, elaborazione con ingrandimenti e restituzione cartacea e su CD;

  • quanto altro inerente la tecnica del buon costruire, i prodotti, le attrezzature, la tempistica, le garanzie.


ELENCO ATP/CTU SVOLTE


TRIBUNALE GIUDICE ANNO RGN
1 MONCALIERI VERDE 1998 35335
2 MONCALIERI VINCIGUERRA 1999 51129
3 TORINO BARBUTO 2000 2834
4 SUSA ROSSI Marco 2000 60170
5 SUSA ROSSI Marco 2000 60046
6 SUSA ROSSI Marco 2000 60170
7 SUSA ROSSI Marco 2000 60543
8 SUSA LITURRI 2000 60579
9 MONCALIERI LAMANNA 2000 51111
10 TORINO ASTUNI 2000 60723
11 MONCALIERI RUSSO 2001 50378
12 MONCALIERI VINCIGUERRA 2001 51053
13 MONCALIERI PIERI 2001 51272
14 MONCALIERI RUSSO 2001 51682
15 SUSA ROSSI Marco 2001 60436
16 TORINO PREMOSELLI 2002 3374
17 MONCALIERI PIERI 2002 50271
18 MONCALIERI PIERI 2002 50727
19 MONCALIERI VINCIGUERRA 2002 51459
20 MONCALIERI RUSSO 2002 51580
21 SUSA PAGANO 2002 60209
22 SUSA PAGANO 2002 60280
23 SUSA PAGANO 2002 60525
24 MONCALIERI VINCIGUERRA 2002
25 MONCALIERI PIERI 2002 51271
26 MONCALIERI LAMANNA 2003 50092
27 TORINO PREMOSELLI 2003 8013
28 TORINO PREMOSELLI 2003 8083
29 MONCALIERI REINA 2003 50722
30 SUSA PESCATORE 2003 60135
31 TORINO CASTELLINO 2004 209
32 TORINO MANCINELLI 2004 892
33 TORINO ARAGNO 2004 10716
34 TORINO ALVAU 2004 20348
35 TORINO PREMOSELLI 2004 25936
36 TORINO ARAGNO 2004 32203
37 TORINO LA MARCA 2004 33937
38 TORINO ASTUNI 2004 32989
39 TORINO ALVAU 2004 36069
40 TORINO ASTUNI 2005 1134
41 TORINO ASTUNI 2005 1162
42 TORINO DI CAPUA 2005 25560
43 TORINO INNOCENTI 2006 584
44 GDP RIZZA 2006 2955
45 TORINO PREMOSELLI 2006 20068
46 GDP GIARDINELLA 2006 38010
47 TORINO PREMOSELLI 2007 51
48 CHIVASSO MARINO 2008 379
49 GDP BOSCO 2008 23996
50 TORINO ASTUNI 2008 653
51 TORINO ASTUNI 2008 778
52 TORINO ASTUNI 2008 890
53 TORINO LIBERATI 2008 20295
54 TORINO PREMOSELLI 2008 28830
55 GDP ESCARD 2008 4894
56 TORINO PREMOSELLI 2009 1307
57 TORINO LA MARCA 2009 8866-1
58 TORINO PREMOSELLI 2009 12743
59 TORINO LA MARCA 2009 29359
60 TORINO SCOTTI 2009 33450
61 TORINO RIGOLETTI 2009 35100
62 CHIVASSO TROVO' 2010 1452
63 TORINO VITRO' 2010 7623
64 TORINO SCOTTI 2010 27592
65 GDP-TO MALCOTTI 2010 31919
66 GDP-TO MALCOTTI 2010 32769
67 TORINO SCOTTI 2011 1358
68 GDP-TO BOSCO 2011 37222
69 TORINO ASTUNI 2011 10659
70 TORINO ASTUNI 2011 13433
71 TORINO RIZZI 2011 15657
72 TORINO SCOTTI 2011 26331
73 TORINO SCOTTI 2011 32915
74 TORINO GAI 2012 1653
75 TORINO LIBERATI 2012 3408
76 TORINO SCOTTI 2012 10139
77 TORINO SCOTTI 2012 13061
78 TORINO GRILLO 2012 32008
79 TORINO SCOTTI 2013 3935
80 TORINO SCOTTI 2013 10270
81 TORINO SCOTTI 2013 31970
82 TORINO SCOTTI 2014 472
83 TORINO SCOTTI 2014 13355
84 TORINO SCOTTI 2014 16353
85 TORINO DOMINICI 2014 19275
86 TORINO SCOTTI 2014 22157
87 TORINO SCOTTI 2015 678
88 TORINO SCOTTI 2015 3163
89 TORINO SCOTTI 2015 5498
90 TORINO SCOTTI 2015 16314
91 TORINO SCOTTI 2015 23551
92 GDP-TO CULTRERA 2015 25088
93 TORINO SCOTTI 2015 27848
94 TORINO TASSONE 2015 29988
95 GDP-TO FONTANA 2016 3296
96 GDP-TO BORETTI 2016 6536
97 TORINO SCOTTI 2016 9504
98 GDP-TO FONTANA 2016 12288
99 TORINO SCOTTI 2016 17109
100 TORINO ASTUNI 2016 24588
101 TORINO ASTUNI 2017 3319
102 TORINO MASSA 2017 17608
103 TORINO VITRO' 2017 18240
104 TORINO DI DONATO 2018 23982

BARBUTO - PREMOSELLI - SCOTTI - Presidenti


RGN
ANNO
GIUDICI
QUESITI PRINCIPALI

33937

2004

LA MARCA
“Il CTU accerti lo stato dello stabile soltanto limitatamente ai seguenti punti specificatamente indicati nel ricorso:
1. [ ex 1 pag. 2] nei box al primo ed al secondo piano interrato sussistevano numerose infiltrazioni d’acqua meteorica sia dai pluviali dell’edificio in genere sia da quelli specifici dei box all’interno ed all’esterno delle varie unità immobiliari nonché dai giunti fra le parti strutturali stesse;
2. [ ex 2 pag. 2] ai piani interrati la pavimentazione non era conforme alle norme per le autorimesse (DM 01/02/1986 punto 3.8.0.) poiché in sito si era rilevato con la livella ottica al laser che il pavimento era praticamente in piano salvo in alcune zone in cui sussisteva un piccolo dislivello tale però da non permettere il convogliamento delle acque meteoriche negli scarichi previsti ed il raccoglimento differenziato dei liquidi infiammabili; inoltre, tutti i chiusini con caditoia a griglie delle autorimesse risultavano inzuppati di fango e, sempre al secondo piano interrato, sulla via di corsa dei box, una lastra del solaio era fortemente incurvata;
3. [ ex 3 pag. 2] nella rampa e nel muro perimetrale di raccordo all’interno del locale seminterrato, vi erano numerose infiltrazioni di acqua piovana, così come alla base della rampa del secondo piano interrato l’acqua scorreva a lato della stessa rampa ed allagava la corsia di manovra; inoltre, all’interno di numerosi box, le infiltrazioni d’acqua derivavano dai giunti di armatura dei solai e/o delle rampe di ingresso nonché dai fori dei pluviali con l’aggravante che numerosi pluviali interni erano addossati alle scatole di derivazione dell’impianto elettrico;
4. [ ex 5 pag. 3] i ferri di armatura delle strutture in cemento armato erano affioranti ed arrugginiti senza la prevista ricopritura di cm. 3 di cls. come previsto dalle normative in vigore per le opere in cemento armato; l’impianto elettrico generale del fabbricato era posto in canali di lamiera aperti superiormente;
5. [ ex 8 pag. 3] nella parte del piloty, angolo di via B., mancavano i serramenti con vetro di sicurezza su due aperture;
6. [ ex 11 pag. 3] sempre dall’ingresso di corso A., l’acqua meteorica scendeva dalla rampa ed allagava il piano piloty, entrando dentro l’ingresso riservato alla scala E e raggiungendo una profondità di cm. 3-5 circa;
7. [ ex 12 pag. 3] dall’ingresso di corso A. l’acqua meteorica cadeva all’interno del piano piloty all’altezza dell’ingresso della scala F allagando la pavimentazione;
8. [ ex 13 pag. 3] tutta l’area del piano piloty tra le scale A e B di via B. si allagava ogni qual volta pioveva per la pendenza della pavimentazione all’interno anziché verso l’esterno, compromettendo tutte le murature dei vani scala e le loro tinteggiature;
9. [ ex 14 pag. 3] le scale di ingresso di via B. erano sprovviste di un mancorrente di appoggio e di sicurezza sul lato destro;
10. [ ex 17 pag. 4] dal tetto, in corrispondenza della scala B e C, pioveva, bagnando sia il vano scala sia l’interno degli alloggi dell’ultimo piano;
11. [ ex 18 pag. 4] nell’ingresso della scala C di via B. si riscontravano infiltrazioni d’acqua tra box e cantine;
12. [ ex 19 pag. 4] sempre dalla stessa posizione di tetto, pioveva all’interno dell’alloggio contrassegnato con il n. 701 attraverso il lucernario, da alcuni pilastri, dalle murature esterne verso strada;
13. [ ex 28 pag. 5] i chiusini sulla strada privata interna di corso A. risultavano completamente infangati e quindi inagibili, per lo smaltimento delle piogge;
14. [ ex 31 pag. 5] alcune ringhiere delle scale non erano ben fissate; inoltre i terminali non erano collegati tra loro in modo da permettere la discesa senza staccare la mano dal mancorrente, così come previsto dalle norme antinfortunistiche ex Legge n. 13 del 9/01/1989, DMLLPP n. 236 del 14/06/1988;
15. [ ex 32 pag. 5] dal piano terra (piloty) ai piani interrati mancava l’interruttore della luce scale per cui è impossibile scendere senza l’uso dell’ascensore ( nel caso in cui l’ascensore fosse fuori uso, diventa pericolosissima la discesa ai piani inferiori in quanto non vi è la possibilità di accendere la luce);
16. [ ex 37 pag. 6] le tubazioni del gas, rivestite con un cassettonato di cartongesso erano prive di ventilazione e, quindi, pericolose in caso di fuga di gas;
17. [ ex 39 pag. 6] alcuni giunti di dilatazione non erano adeguatamente protetti dall’acqua piovana, cosicché vengono provocate vistose bagnature del soffitto del piano piloty;
18. [ ex 2) pag. 7] nel box posto sotto la rampa, i gas di scarico non potevano fuoriuscire dal locale, come previsto dalla normativa e si verificavano infiltrazioni di acqua piovana dal giunto fra la rampa ed il solaio in piano;
19. [ ex 1) pag. 8] le infiltrazioni dal tetto si erano ormai generalizzate in tutta la superficie del Condominio interessando particolarmente gli alloggi destinati ai piani attici;
20. [ ex 2) pag. 8] a seguito delle piogge stagionali, il locale portineria si era completamente allagato con blak out dell’impianto elettrico;
21. [ ex 3) pag. 8] si erano verificate nuove infiltrazioni di acqua piovana nei locali interrati, sia cantine sia autorimesse, in punti differenti rispetto a quelli già segnalati;
22. [ ex 3° c. pag. 9] sempre in tale sede, il Consulente del Condominio rilevava che si stavano formando numerose fessurazioni sui muri dei vani scala e, soprattutto, delle crepe, che precludevano ad un cedimento differenziato delle fondamenta nella zona del giunto della scala C.”

19275

2014

DOMINICI
Il CTU designato,
sentite le Parti ed i loro Consulenti,
1. tentata previamente la conciliazione delle parti;
2. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
3. acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
4. eseguita idonea documentazione fotografica,
5. descriva accuratamente la situazione dei luoghi nel complesso immobiliare in questione con riferimento a quanto denunciato da parte ricorrente e alla documentazione tecnica prodotta;
6. accerti e descriva in particolare la sussistenza e la gravità dei fenomeni di infiltrazione e fessurazione lamentati da parte ricorrente,
7. stabilendone altresì cause e/o concause
8. e in caso di concause indicandone la rispettiva incidenza causale;
9. indichi e descriva le opere necessarie per porre rimedio ai pregiudizi riscontrati e il ripristino a regola d’arte
10. e i relativi tempi
11. e costi”

5498

2015

SCOTTI
Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
eseguita idonea documentazione fotografica,
descriva accuratamente le condizioni dell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto lamentato in ricorso;
accerti e descriva in particolare sussistenza e gravità dei danni lamentati;
accerti e descriva in particolare cause e/o concause dei danni tutti riscontrati;
in caso di concorso di fattori causali, stabilisca la relativa incidenza percentuale delle singole concause;
indichi e descriva le opere necessarie per l’eliminazione degli inconvenienti tutti accertati e i relativi tempi e costi;
determini l’entità dei danni patiti da parte ricorrente, tenendo conto dei costi di ripristino / sostituzione necessari.”

16314

2015

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
a) tentata previamente la conciliazione delle parti;
b) compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
c) acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
d) eseguita idonea documentazione fotografica,
e) descriva accuratamente lo stato dei luoghi nell’immobile per cui è causa con riferimento alle deduzioni di cui al ricorso;
f) accerti e descriva la regolarità urbanistica edilizia dell’immobile;
g) accerti e descriva in particolare sussistenza, natura e consistenza dei vizi e difetti denunciati;
h) verifichi gli isolamenti termo-acustici e gli impianti tecnologici e la loro conformità a quanto dichiarato e asseverato al momento della vendita;
i) determini cause e/o concause dei difetti riscontrati, stabilendo in caso di concorso di cause la rispettiva incidenza percentuale;
j) indichi le opere eseguite e da eseguire per il corretto ripristino e i relativi tempi e costi.”

13355

2014

SCOTTI
Il CTU designato,
sentite le parti ed i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
1. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
2. acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate;
3. eseguita idonea documentazione fotografica,
4. descriva accuratamente la situazione dei luoghi nell’immobile per cui è con riferimento a quanto esposto da parte ricorrente;
5. verifichi conseguentemente lo stato dell’immobile e indichi i lavori e gli adempimenti amministrativi ancora necessari per il completamento a regola d’arte dell’opera sulla base del progetto concordato,
6. nonché i tempi e costi.
7. Indichi infine le varianti eseguite dalla Ditta S., completate e consegnate, al netto di quanto riferito alle opere da capitolato,
8. procedendo alla relativa quantificazione.
9. Dal Verbale di udienza del 16.06.2014, il Presidente affida altresì al CTU il compito di descrivere le opere in variante non ultimate, con indicazione di grado e percentuali reali, indicando la loro possibilità di ultimazione e procedendo alla loro valorizzazione allo stato attuale; chiede altresì di valutare all’attualità il valore della costruzione allo stato attuale grezzo non completato “.

3374

2202

PREMOSELLI
1. “Il CTU accerti e descriva analiticamente, lo stato dei luoghi e del cantiere, con riferimento a quanto esposto nel ricorso e nell’allegata relazione tecnica del Ricorrente.
2. Alleghi idonea documentazione fotografica (oppure se ritenuta più efficace la registrazione con videocamera).
3. In particolare, tenuto conto delle pattuizioni delle parti (contratto scritto, preventivo accettato, capitolato, lettere scambiate fra le parti),
a) descriva quali opere risultino già realizzate e in quale misura;
b) indichi quali opere non risultino ancora realizzate;
c) descriva minutamente tutte le circostanze di fatto e idonee ad accertare nel giudizio di merito i vizi o difetti indicati nella relazione tecnica.”

472

2014

SCOTTI
Il CTU designato, sentite le parti ed i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
1. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
2. acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate;
3. eseguita idonea documentazione fotografica,
4. descriva accuratamente la situazione dei luoghi nell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto denunciato da parte ricorrente;
5. accerti e descriva in particolare la sussistenza, la natura e la gravità dei vizi e difetti oggetto di doglianza di parte ricorrente e stabilendone cause e/o concause;
6. indichi gli interventi da eseguire per porvi rimedio e i relativi tempi e costi”.

10139

2012

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le Parti e i loro Consulenti,
compiuto ogni necessario accertamento tecnico ed opportuna ispezione,
acquisita ogni opportuna informazione e documentazione pertinente presso i Pubblici Uffici;
1. tentata previamente la conciliazione fra le parti;
2. accerti e descriva lo stato dei luoghi nell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto dedotto in ricorso, predisponendo idonea documentazione fotografica;
in particolare accerti e descriva:
3. la sussistenza e gravità delle infiltrazioni e dei fenomeni di condensa e umidità lamentati da parte ricorrente;
4. l’adeguatezza dell’impianto di riscaldamento in conformità alla destinazione d’uso dei locali;
5. lo stato delle porte e dei pavimenti dei locali spogliatoi e docce;
6. l’adeguatezza e la conformità alle norme urbanistiche e di sicurezza della porta di ingresso e della finestra della sala pesi, nonché in generale dei locali in questione in relazione alla loro destinazione d’uso;
7. determini le cause o concause dei vari problemi riscontrati;
8. indichi gli interventi da eseguire per il ripristino dei locali a regola d’arte per il loro corretto utilizzo in conformità alla destinazione d’uso ed i relativi costi.”

31970

2013

SCOTTI
Il CTU designato,
sentite le parti ed i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
1. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
2. acquisita se del caso la documentazione rilevante presso pubblici uffici;
3. eseguita idonea documentazione fotografica,
4. descriva accuratamente lo stato del’’immobile per cui è causa;
5. accerti la sussistenza dei vizi e difetti lamentati da parte ricorrente e dei conseguenti pregiudizi;
6. stabilisca cause e/o concause degli inconvenienti riscontrati;
7. determini gli interventi necessari a porre rimedio ai danni tutti riscontrati e i relativi tempi e costi”.
8. Dal Verbale di udienza del 09.12.2013, il Presidente integra con le richieste formulate da parte resistente alle pagg.13 e 14 della propria COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA:
“... omissis per ripetizione (n. del CTU) ...
accerti la sussistenza dei vizi e difetti lamentati da parte ricorrente indicando quali tra essi siano riconducibili alla fattispecie regolata dall’art. 1669 cod. civ. e dei conseguenti pregiudizi tenuto conto anche della vetustà dell’immobile, dell’uso proprio ed improprio rispetto al normale degrado d’uso anche in considerazione della tipologia e qualità dei materiali richiesti dalla Cooperativa stessa nel Capitolato;
... omissis per ripetizione (n. del CTU) ...”.
9. Dal Verbale di udienza del 09.12.2013, il Presidente integra con le richieste da parte terza chiamata alla pag.7 della propria COMPARSA DI COSTITUZIONE E RISPOSTA:
“accerti il CTU se i vizi dell’opera eventualmente riscontrati, impediscano o quantomeno riducano in modo considerevole la normale godibilità del bene immobile oggetto di accertamento tecnico”.

32915

2011

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti, eseguito sopralluogo, compiuto ogni necessario accertamento tecnico;
QUESITO 1. accerti e descriva accuratamente (anche a mezzo di idonea documentazione fotografica) le condizioni dei luoghi nell’immobile per cui è causa, con riferimento a quanto dedotto in ricorso,
QUESITO 2. in particolare accerti e descriva stato, condizioni e qualità delle opere eseguite da parte della Ciesse s.n.c.
QUESITO 3. nonché i vizi, difetti e mancanza di qualità lamentati da parte ricorrente;
QUESITO 4. indichi gli interventi tecnicamente necessari per porre rimedio agli inconvenienti riscontrati e i relativi costi;
QUESITO 5. fornisca elementi per la quantificazione dei danni subiti da parte ricorrente”.
Il Presidente affida altresì al CTU il compito di tentare preventivamente la conciliazione delle parti.

678

2015

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
eseguita idonea documentazione fotografica,
descriva accuratamente le condizioni dell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto lamentato in ricorso;
accerti e descriva in particolare sussistenza e gravità di vizi, difetti e carenze lamentati;
accerti e descriva in particolare cause e/o concause dei vizi, difetti e carenze riscontrati;
in caso di concorso di fattori causali, stabilisca la relativa incidenza percentuale delle singole concause;
indichi e descriva le opere necessarie per l’eliminazione degli inconvenienti tutti accertati e i relativi tempi e costi.
E come da Verbale del Presidente del 25.05.2015:
Il Presidente affida altresì al C.t.u. il compito di valutare fra le possibili cause e concause sia l’ipotesi di responsabilità dell’impresa appaltatrice e dei progettisti e direttori lavori prospettata da N., sia l’ipotesi di responsabilità delle imprese subappaltatrici e progettisti e direttori lavori prospettata da P., nonché l’ipotesi causale ipotizzata da R. M. in comparsa avv. C. 4.3.2015”

32203

2004

ARAGNO
“Dica il CTU, letti gli atti, udite le parti, i loro ctp, effettuato il sopralluogo, quali opere ha eseguito parte attrice nei cantieri della Chiesa d. G., dell’ufficio della Chiesa e del Castello di M. Accerti se sono state eseguite tutte le opere di cui alle pattuizioni intercorse fra le parti ed in caso negativo ne quantifichi il valore. Accerti se le opere siano state eseguite a regola d’arte ed in caso negativo indichi i vizi presenti e le cause degli stessi. Accerti se le spese affrontate dalla convenuta si siano rese necessarie per ovviare ai difetti di esecuzione ed in caso positivo stabilisca se si tratti di spese congrue. Accerti inoltre quale sia il costo, secondo i prezziari del settore, per il noleggio del ponteggio.”
All’udienza del 07.04.06 il Giudice dott.sa MAGGI DISPONE l’integrazione del quesito sottoposto al CTU come segue:
“ACCERTI e DICA altresì il CTU quali siano i danni subiti dall’Associazione V., in considerazione dell’asserita incompleta ed errata esecuzione delle opere da parte della società attrice. In caso di accertamento dei danni, ne quantifichi l’ammontare, tenendo distinte le voci danni da incompleta esecuzione delle opere, da quella derivante da esecuzione delle opere non a regola d’arte.”

1452

2010

TROVO'
“Il CTU,
1. Esaminati gli atti di causa,
2. accerti le corrette modalità di esecuzione dei lavori di ristrutturazione e consolidamento dell’immobile sito in Lombardore (TO), del sig. B. A. D.;
3. accerti le attività svolte dai vari professionisti che si sono occupati della fase progettuale e della fase di direzione dei lavori sul cantiere per cui è causa
4. graduando i vari apporti con M.C.S.
5. evidenziando altresì, eventuali profili di responsabilità professionale.
6. Accerti, infine, la misura del danno patito dall’immobile sito in Lombardore (TO) della sig.ra B. F.”

26331

2011

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
compiuto ogni necessario accertamento tecnico ed acquisita ogni opportuna informazione anche presso Pubblici Uffici, in particolare acquisita la documentazione tecnica progettuale relativa all’intervento edilizio de quo;
descriva accuratamente l’immobile per cui è causa, provvedendo anche all’opportuna documentazione fotografica, con riferimento alle deduzioni di cui al ricorso e all’allegata relazione tecnica ing. S.;
accerti quindi natura, consistenza e cause dei vizi, difetti e difformità lamentati dalla parte ricorrente in relazione alle normative vigenti e alla buona regola dell’arte, tenendo conto degli accordi delle parti e della destinazione dell’immobile;
accerti altresì la sussistenza delle difformità urbanistiche, edilizie e catastali segnalate da parte ricorrente;
individui quindi tutte le opere necessarie per l’eliminazione dei vizi, difetti e difformità riscontrati e la conseguente messa a norma e a regola d’arte dei locali e i relativi costi.”

13061

2012

SCOTTI
Il CTU designato,
sentite le Parti ed i loro Consulenti,
1. compiuto ogni necessario accertamento tecnico ed opportuna ispezione,
2. acquisita ogni opportuna informazione e documentazione pertinente presso Pubblici Uffici;
3. accerti e descriva lo stato dei luoghi dell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto dedotto in ricorso,
predisponendo idonea documentazione fotografica; 4. accerti e descriva le opere e le lavorazioni (contrattuali ed extra) eseguite ad oggi dalla parte ricorrente nel cantiere per cui è causa;
5. descriva altresì natura,
6. gravità e
7. consistenza di eventuali vizi e difetti delle opere e lavorazioni stesse e
8. la loro incidenza sul valore finale delle opere eseguite;
9. Il presidente affida altresì al CTU il compito di tenere conto delle circostanze esposte da parte resistente alla pagina 5 della propria memoria costitutiva nel rispondere ai quesiti formulati;
10. in particolare il CTU dovrà – se possibile – altresì valorizzare le opere eseguite in rapporto al corrispettivo previsto in contratto e formulare la loro valutazione in termini economici.
11. Il Presidente affida infine al CTU il compito di rispondere al quesito integrativo di cui al 3° capoverso della pagina 5 della memoria di parte resistente.”

35355

1998

VERDE
“Il CTU
1) stabilisca se l’attività progettuale dell’arch. F. rientrasse nelle previsioni del PRG in allora adottato e
2) se l’elaborato dell’architetto sia stato utilizzato dal comune di R. c/o CHIERI nelle successive realizzazioni di attrezzature sportive per il calcio”

50092

2003

LA MANNA
“Il CTU, esaminati gli atti di causa, eseguiti tutti gli accertamenti necessari e acquisita la documentazione necessaria dalle parti,
1. dica quali lavori eseguiti sono da ricondursi al capitolato e
2. quali lavori sono stati eseguiti extracapitolato;
3. dica quale è il prezzo pattuito
4. quantificando il valore dei lavori complessivamente eseguiti;
5. accerti se sussistono i vizi lamentati dal convenuto
6. quali siano le cause
7. e se le stesse debbano farsi risalire ad un difetto di esecuzione dei lavori da parte dell’attrice;
8. dica quali vizi possano comportare, per quantità e qualità, un apprezzabile danno alla complessiva funzionalità dell’immobile ovvero una sensibile diminuzione del godimento del bene;
9. dica quale sia il minor valore del bene in conseguenza dei vizi medesimi;
10. acquisisca tutti gli elementi utili per la decisione della controversia avuto riguardo alla posizione delle parti;
11. tenti la conciliazione della lite.”

16353

2014

SCOTTI
Il CTU designato,
sentite le Parti e i loro Consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
1. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
2. acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate;
3. eseguita idonea documentazione fotografica,
4. descriva accuratamente la situazione dei luoghi nell’immobile per cui è causa con riferimento alle deduzioni di cui al ricorso;
5. accerti sussistenza, portata e gravità delle infiltrazioni lamentate;
6. stabilisca cause e concause degli inconvenienti tutti riscontrati, considerando a tal fine gli interventi eseguiti dall’impresa resistente e il comportamento della proprietà Sempio, indicando, in caso di concorso di fattori causali, la rispettiva incidenza percentuale;
7. indichi gli interventi e le ulteriori attività da eseguire per porre rimedio ai problemi riscontrati, nonché i relativi tempi e costi”.

27592

2010

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le Parti e i loro Consulenti,
a. esaminati i luoghi per cui è causa,
b. compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
c. effettuata idonea documentazione fotografica;
d. accerti e descriva analiticamente lo stato dei luoghi con riferimento a quanto esposto in ricorso;
e. descriva quindi caratteristiche, intensità, e consistenza delle fessurazioni e crepe indicate in ricorso,
f. indicando le possibili cause e/o concause,
g. nonché i rimedi tecnicamente esperibili, sia per l’immediata messa in sicurezza dell’edificio
h. sia per la definitiva risoluzione del problema, e i relativi costi secondo i prezzi di mercato.
i. fornisca elementi per la quantificazione dei danni.
l. tenti la conciliazione delle parti.”

23551

2015

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
a) compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
b) acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
c) eseguita idonea documentazione fotografica,
d) descriva accuratamente lo stato dei luoghi nell’immobile per cui è causa;
e) accerti e descriva se le opere eseguite dall’impresa resistente siano o meno conformi a quanto contrattualmente previsto nell’accordo transattivo intercorso sia sotto il profilo della completezza sia sotto quello della rispondenza alla regola dell’arte;
f) indichi e descriva le opere e gli interventi necessari per il rispetto a regola d’arte di quanto pattuito nell’accordo transattivo, indicando i relativi tempi e costi;
g) accerti e descriva se le ulteriori lamentele prospettate da parte ricorrente concernano vizi e difetti emersi successivamente alla transazione intercorsa, descrivendo le opere e gli interventi necessari per la loro eliminazione e indicando i relativi tempi e costi;
h) stabilisca cause e/o concause degli inconvenienti e pregiudizi tutti accertati;
i) in caso di concorso di fattori causali, stabilisca la relativa incidenza percentuale delle singole concause.

Come da Ordinanza in sede di udienza dl 23.11.2015 il Presidente così dispone:
j) limita il quesito già formulato con decreto 5.10.2015 alle sole parti comuni condominiali, fermo restando che eventuali fenomeni pregiudizievoli che interessino porzioni esclusive potranno assumere rilievo e solo in quanto costituiscano un effetto, meritevole di indagine, di un difetto delle parti comuni;
k) estende il quesito a quanto richiesto dall’Impresa Carlone nel primo capoverso di pag. 9 della sua memoria costitutiva che recita, “descriva accuratamente lo stato dei luoghi dell’immobile per cui è causa; accerti in particolare se nel progetto autorizzato dal Comune di Nichelino fossero presenti le pavimentazioni intorno alle griglie di aerazione, per conto di chi e quale ditta le ha realizzate e se esiste un nesso di causa tra le infiltrazioni e la presenza delle pavimentazioni stesse, rispetto alle zone non pavimentate.

Come da Ordinanza in sede di udienza del 21.12.2015 il Presidente così dispone:
l) Il presidente affida altresì al CTU il compito di distinguere, come richiesto dal resistente Rinaldis, tra i vizi riscontrati quelli riconducibili alla perizia dell’ing. Santisi del 2012 e quelli eventuali nuovi.
m) Autorizza il CTU, se ritenuto utile ai fini della risposta al quesito di acquisire copia del fascicolo relativo alla procedura di ATP 368/2010 rg S.D. Moncalieri dott. Di Donato”.

27848

2015

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
a) compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
b) acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
c) eseguita idonea documentazione fotografica,
d) descriva accuratamente la condizione dell’immobile per cui è causa;
e) accerti l’esistenza dei vizi e difetti e conseguenti fenomeni pregiudizievoli denunciati, valutandone consistenza e gravità;
f) determini cause e/o concause dei fenomeni tutti riscontrati, stabilendo in caso di concorso di cause la rispettiva incidenza percentuale;
g) indichi le opere da eseguire per l’eliminazione degli inconvenienti tutti riscontrati e il corretto ripristino e i relativi tempi e costi.”

17109

2016

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
a) compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
b) acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
c) eseguita idonea documentazione fotografica,
d) descriva accuratamente le condizioni dell’immobile per cui è causa con riferimento alle deduzioni di cui al ricorso;
e) accerti e determini in particolare la sussistenza e l’entità dei pregiudizi lamentati (crolli e distacchi del rivestimento di facciata),
f) stabilendo le relative cause e concause,
g) pronunciandosi in particolare sulla loro riconducibilità a vizi progettuali,
h) costruttivi,
i) o di sorveglianza,
j) o di manutenzione,
k) e indicando in caso di concorso di cause la rispettiva incidenza percentuale;
l) indichi le opere da eseguire per la messa in sicurezza
m) e il corretto ripristino a regola d’arte dell’edificio
n) e i relativi tempi
o) e costi complessivi
p) inclusi oneri professionali”.

32008

2012

GRILLO
“Il CTU letti gli atti ed i documenti contenuti nei fascicoli delle parti, prescindendo totalmente da ogni altra documentazione, salvo espressa remissione in termini da parte del giudice ovvero previo accordo delle parti
Determini il concambio degli immobili in denaro costituente il corrispettivo della cessione degli immobili effettuata dal signor A. G. alla San Luigi di F. L.”

17109

2016

SCOTTI
“Il CTU designato,
sentite le parti e i loro consulenti,
tentata previamente la conciliazione delle parti;
compiuto ogni necessario accertamento tecnico,
acquisita la documentazione necessaria dalle parti nonché dalle amministrazioni pubbliche interessate,
eseguita idonea documentazione fotografica,
descriva accuratamente le condizioni dell’immobile per cui è causa con riferimento a quanto lamentato in ricorso;
accerti e descriva in particolare sussistenza e gravità dei fenomeni di infiltrazione lamentati;
accerti e descriva in particolare cause e/o concause dei fenomeni riscontrati;
in caso di concorso di fattori causali, stabilisca la relativa incidenza percentuale delle singole concause;
indichi e descriva le opere necessarie per l’eliminazione degli inconvenienti tutti accertati e il ripristino dei danni e i relativi tempi e costi.”

60525

2002

PAGANO
“Il CTU
1. descriva i luoghi per cui è causa;
2. accerti la provenienza e la causa che determinano le infiltrazioni di acqua provenienti dalla Piazza Assetta all’interno dell’autorimessa in oggetto;
3. accerti la qualità e l’adeguatezza delle opere effettuate dalla Società S. e dal Signor P. e le eventuali responsabilità;
4. corredi la relazione di documentazione fotografica.”

3319

2017

ASTUNI
“Il CTU,
accerti e descriva analiticamente lo stato dei luoghi, con riferimento a quanto esposto nel ricorso;
a) alleghi idonea documentazione fotografica (oppure, se ritenuta più efficace, una registrazione con videocamera);
b) in particolare descriva la natura
c) le dimensioni
d) le caratteristiche delle infiltrazioni lamentate da parte ricorrente,
e) ne individui le cause,
f) le opere necessarie alla loro eliminazione
g) ed il relativo costo;
h) acquisisca ogni elemento che possa risultare utile per determinare la causa dei danni lamentati (a cose mobili
i) e immobili)
j) e l’entità degli stessi”.

Il Giudice invita il CTU (come da verbale di udienza del 14.06.2017) a integrare la risposta con riguardo ai punti da 1 a 5 della comparsa I.S.C. srl in quanto risultino pertinenti ai fini dell’esatta ricostruzione dell’iter casuale e delle eventuali concause:
k) accerti il CTU la correttezza delle tecniche di posa utilizzate, con particolare riferimento all’installazione degli elementi accessori, quali, ad esempio, i ganci paraneve;
l) verifichi il CTU se le sovrapposizioni applicate siano corrette in relazione alle pendenze e alle dimensioni delle falde, anche in relazione alla ZONA CLIMATICA di appartenenza;
m) verifichi il CTU la conformità della posa con le prescrizioni del manuale tecnico pubblicato e distribuito da ISC per la posa del materiale fornito;
n) verifichi il CTU se siano state poste in opera adeguate protezioni affinché non si verifichi la caduta di masse nevose dalle falde superiori alle falde inferiori;
o) verifichi il CTU se le lastre hanno subito un deterioramento generale o se invece parte di esse abbiano subito rotture meccaniche addebitabili a fattori esterni non dipendenti dalla qualità del materiale.”

p) incremento di quesito disposto dal Giudice con ordinanza del 06.07.2017 che così recita:
“Invita il CTU, sotto il vincolo del già prestato giuramento, a pronunciarsi
1) sulle cause e concause,
2) la loro riconducibilità a vizi progettuali,
3) costruttivi,
4) di direzione lavori,
5) manutentivi,
6) nonché ad indicare se e come possibile la rispettiva incidenza percentuale in caso di concorso di cause.
Fermo per il resto il quesito”